Doppio compleanno. Quello di un’amica quasi golosa e quella di un bel gioco, uno di quei giochi che ti piace fare perché impari qualche cosa di nuovo.
Una torta mai fatta anche perché il tiramisù, a dispetto della sua enorme popolarità al di fuori dei nostri confini, è un dolce che non faccio mai. Forse l’ultima volta che l’ho realizzato risale ad una estate di trent’anni fa. Mi ricordo che fu l’ultima volta perché in quell’estate ci furono dei casi di botulino a causa della cattiva conservazione del mascarpone. Non mi fidai più.
L’altra ragione per cui non ho più realizzato questo dolce è perché in realtà era il dolce delle mie amichette un po’ più imbranate di me, per cui ero felice che, attraverso questa semplice e non complicata bontà, alla loro esclamazione “porto io il dolce stasera”, potessero esprimere tutta la loro capacità pasticcera in un bel tiramisù.
E’ innegabile, è il dolce dell’adolescenza, di quando ci si mette per la prima volta ai fornelli.
E’ anche il dolce preferito da molti maschietti che vedono in questo assemblaggio alchemico una semplice e diretta possibilità di cimentarsi anche loro nel dolce per la prima volta.
Un’altro perché non è un dolce della mia tradizione è il fatto che fino ai trent’anni non bevevo caffè. Questo ha provocato in me una diffidenza verso i dolci con il caffè, insomma non mi piacciono.
Poi, con le nevrosi da maturo adulto ha rigirato la frittata ….. bevo caffè per svegliarmi, per concentrarmi, per stare in compagnia o davanti ad una buona lettura. Spesso il mio fegato però mi suggerisce di ritornare al the e in estate, in vacanza, a volte ritorno alla mia vecchia abitudine e mi “disintossico” da questa bevanda.
Dicevo, due compleanni.
Il primo è il compleanno di un’amica tifosissima della Roma, divoratrice di films e libri, una persona dal cuore grande e dal temperamento rumoroso.
Il secondo compleanno è quello del gioco che un gruppo di amiche bloggers fanno ogni mese.
Il gioco consiste nel rifare un dolce che alcune di loro testano e riscrivono in tutti i passaggi per la realizzazione, e questo mese è la ricorrenza del primo anno di questa simpatica avventura.
E allora il dolce che ho rifatto deve per forza avere la candelina per il festeggiamento, una candelina lunghissima, augurio di un altrettanto lungo e giocoso scambio di ricette, idee, consigli e fantasia.
La mia versione è fedele alla ricetta del gioco con due piccoli cambiamenti: per la copertura della tiramisù cake ho frantumato a scaglie cioccolato fondente e cioccolato bianco per un gioco di contrasti che mi piaceva e anche per mettere sotto i denti qualche cosa di più duro da contrasto con la sofficità del dolce.
La seconda variante è nella forma. Invece di posizionare a corona i savoiardi tagliati tutti della stessa altezza ho voluto dare alla torta un fronte, ossia un terzo della torta ha la “corona” più bassa e 2/3 più alta, in modo da dare la possibilità di vedere in modo più facile, e non zenitale, la copertura dei frantumi di cioccolata.
Questo tipo di andamento lo ha suggerito un’immagine che avevo in testa appena ho visto il giro di savoiardi delle tante tiramisù cake viste …… Stonehenge e il suo giro magico di megaliti.
E questo mi ha fatto anche pensare al fatto che non è un caso del perché questo pensiero, questa immagine mi è venuta alla mente. Ho ricollegato il fatto che ho smesso di fare il tiramisù praticamente nello stesso periodo in cui sono andata a visitare questo luogo misterioso.
Era in quel periodo iniziale in cui mi stavo formando come paesaggista e questo viaggio ha fatto parte di quei viaggi iniziatici che segnano la tua vita, il tuo percorso.
La storia del magico circolo di Stonehenge è motivo di studi e ancora oggi in effetti non si sa bene cosa in realtà fosse o a che cosa servisse.
Osservatorio astronomico, luogo di culti pagani, cimitero, insomma ipotesi tutte che confermano un’unica cosa: il fascino misterioso di questo luogo la cui costruzione iniziò nel 3100 a.C. e si concluse intorno al 1600 a.C.
Ma il fascino immediato riguarda proprio il rapporto tra la sequenza di questi misteriosi elementi e il paesaggio che li accoglie: un paesaggio lievemente ondulato di campi coltivati e a pascolo, distese di un verde assoluto, di quel verde che ti aspetti solo in Inghilterra.
Altrettanto affascinante, se non di più, a mio avviso, è il circolo di megaliti che circondano il paese di Avebury, distante quasi trenta chilometri da Stonehenge.
Costruito circa 5000 anni fa questo sito è in realtà un enorme fossato di circa 400 metri di diametro che racchiude 115.000 metri quadrati. All’interno, come un grande offset, è collocato un altro cerchio su cui sono disposti, in sequenza, i megaliti. Come in una scatola cinese troviamo sempre all’interno altri due cerchi, che, come due occhi, occupano la parte centrale dell’area.
La bellezza di questo luogo sta all’interno di questa sequenza di misteriose pietre dove si è insediato parte del villaggio e la meraviglia si costruisce pian piano camminando in mezzo ad una situazione quasi metafisica, dove di volta in volta i megaliti sbucano dietro ad una casa e viceversa.
Ritornando alla cake, ho spolverato con cacao amaro nerissimo il bordo dei savoiardi e fermato la cake con un nastro dello stesso colore del cacao.
Non ho aggiunto nella bagna il liquore al caffè perché da queste parti i liquori nei dolci non piacciono molto …..
TIRAMISÙ SPONGE CAKE
Sponge cake
ingredienti
- 3 uova
- 225 gr zucchero
- 1 cucchiaino di vaniglia (o semi)
- 200 gr farina 00
- 1,5 cucchiaino di lievito per dolci
- 1 dl latte
- 50 gr burro
Sciroppo al caffè
ingredienti
2,5 dl caffè forte
20 gr zucchero
Crema al mascarpone
ingredienti
- 250 gr mascarpone
- 2 dl panna
- 4 tuorli d’uovo
- 90 gr zucchero
- 4 chiare d’uovo (ho utilizzato quelle pastorizzate che si vendono nei brick)
- 2 cucchiaini vaniglia
Guarnizione
ingredienti
- cacao in polvere
- 50 gr di cioccolato amaro a scaglie
- 50 gr di cioccolato bianco a scaglie
200 gr circa di savoiardi
procedimento
sponge cake
- riscalda il forno a 175°C
- imburra ed infarina una teglia di 18 cm circa
- lavorare le uova con lo zucchero finché non saranno chiare e spumose
- riscaldare il latte ed il burro in un pentolino finché il burro non si scioglierà. Gradualmente aggiungere il latte alle uova con lo zucchero
- mescolare la farina con il lievito ed aggiungerla al composto.Versare tutto nella tortiera
- mettere la tortiera nella parte più bassa del forno e fai cuocere per 35/45 minuti, fai comunque la prova dello stecchino
- far raffreddare per 15 minuti. Rigira la torta su di un foglio di cartaforno. Far freddare e tagliare la torta in 3 strati
sciroppo al caffè
- preparare il caffè (2 dl circa – una moca da 4), mescolalo con lo zucchero e far freddare.
crema al mascarpone
- mescolare i rossi con lo zucchero e lavorali a bagnomaria finchè il composto non si “inspessisce”. Stai attento non fare delle uova strapazzate! Togli dal fuoco e fai freddare
- in una ciotola monta le chiare ed in un’altra la panna
- unisci il mascarpone ai rossi, la panna, la vaniglia e pian piano aggiungi anche gli albumi montate a neve
- mettere in frigo
assemblaggio
- utilizzare una teglia un po’ più larga della sponge (circa 23 cm)
- bagnare le fette di torta tagliate con lo sciroppo al caffè
- mettere il primo strato di sponge nella tortiera ed intorno tutti i savoiardi
- delicatamente versare il mascarpone e sopra il secondo strato di torta. Finire di guarnire con lo strato di mascarpone
- mettere in frigo e tieni per circa 4 ore
prima di servire decorare con cacao amaro e cioccolato fondente e bianco frantumato