Una persecuzione. Da circa venti giorni non si fa altro che vedere un po’ ovunque cuori di tutti i formati, consistenze, colori e sfumature del rosso e del rosa. La saga dei cuori! Che sia arrivato San Valentino? Temo di sì.
E allora cosa si dice riguardo al cuore? beh, tante cose, tante banalità e a me naturalmente, me ne sono venute in mente subito, subito qualcuna …
hai un cuore di ghiaccio
ho il cuore a pezzi
hai calpestato il mio cuore
ascolta il tuo cuore
il mio cuore scoppia di gioia
ti amo con tutto il cuore
al cuor non si comanda
grazie di tutto cuore
hai infranto il mio cuore (questa mi piace, la visione dei tanti pezzetti disseminati qua e là quasi mi esalta!)
con la morte nel cuore
ho una stretta al cuore
le parole mi escono dal cuore
cuor contento il ciel l’aiuta
parla con il cuore
lontano dagli occhi, lontano dal cuore
e dove lo mettiamo “Va dove ti porta il cuore”?
hai un cuore grande
cuori nella tormenta (un film con Carlo Verdone?)
il cuore è uno zingaro e va (per rimanere nel tema Sanremo)
e anche “dammi il tuo cuore, non chiedermi niente” … chi era, ah si, Alan Sorrenti!
due cuori in affitto (era un serial TV mi pare)
“un cuore in inverno” era il titolo di un film che mi è piaciuto molto diversi anni fa, dove il protagonista era uno che il cuore ce lo aveva congelato.
Può bastare? per me si, mi sta salendo il glucosio …
Sarà per il fatto di essere stata traumatizzata anni fa da un San Valentino finito in litigata stratosferica, ma io questa data proprio non l’aspetto e soprattutto non mi aspetto nulla di buono, non me la ricordo, non la festeggio. “L’uomo a cui non piacciono i dolci” ce la mette tutta (a volte, quando se lo ricorda) per ricordarlo con garbo e grazia, senza eccedere né per un verso né per l’altro, magari con un librino o un piccolo fiore, ma io sorrido sempre tra l’irritato e lo scocciato. Qualche anno fa mi fu persino regalato uno stampo di vetro a forma di cuore per cuocere una piccola torta che io incautamente (mica tanto) ruppi subito, subito. Insomma credo di avere l’allergia ai cuori in tutte le salse.
Comunque, a me piacciono i “valentini“, quei biglietti che ti arrivano da chi ti vuole bene, un piccolo pensiero scritto da conservare dentro un cassetto insieme ai tanti pezzi di ricordi … ne avessi mai ricevuto uno per sbaglio … pochi fidanzati o fidanzati distratti? mah!
Ma in questi giorni è una persecuzione. Ieri stavo cercando per lavoro un’immagine dall’alto di un bosco ed ecco che cosa ho trovato
Oh mamma, un bosco a forma di cuore … pure lui! E allora ditelo che ce l’avete con me allora!!!!!
Di cuori vegetali, a parte la forma di qualche foglia e qualche scultura di ars topiaria, in giro ce ne sono diversi. Che siano campi arati o siepi che disegnano macro cuori, presumo che siano stati donati “con tutto il cuore” a qualche felice donzella orgogliosa di questo tatuaggio terrestre.
E’ il caso di un cadeau un po’ impegnativo che un uomo, Winston Howes, un agricoltore del South Gloucestershire in Inghilterra, ha realizzato in memoria della amata moglie morta del 1995, una heart forest, un piccolo bosco di 7000 querce che si apre su una radura a forma di cuore. Al centro della radura, una piccola superficie piantata a narcisi che all’inizio della primavera sboccia colorando il cuore del cuore. Fino a poco tempo fa questo strano bosco era segreto, una faccenda tra i due coniugi, un luogo dove ricordare in solitudine, ma un’incauta mongolfiera ha sorvolato e fotografato il boschetto svelando al mondo intero il tenero omaggio.
Altri cuori vegetali li troviamo in Germania a Trittau, tra forme realizzate con arature
oppure in forma giardinesca come il heart garden a Waltrop (credo che sia un vivaio).
Il regalo più tenero a mio avviso è quello che ogni anno fa l’uccello giardiniere per trovare moglie o solo una momentanea fidanzata. Questo piccolo pennuto fa una gran fatica per assicurarsi una discendenza perché si mette non solo a costruire un pirotecnico nido d’amore, ma lo abbellisce mettendoci davanti un GIARDINO!!!!!! capito uomini? Non se la cava con una rosellina rossa, ma dona un giardino!!!!
Fa quello che può, lui è un po’ bruttino e piccolo (ci sono molti generi di questi uccelli, da quelli macchiati a quelli neri come corvi a quelli con macchie gialle sul petto) e allora ecco che va in giro a trovare qualsiasi cosa che sia colorata e che, con gusto estetico notevole, assembla in forme precise davanti alla piccola dimora.
E qui la fantasia non ha limiti: bacche colorate formano piccole aiuole, così come fiori sgargianti (preferisce il rosso e l’arancio il piccoletto) sono accostati con grazia ed armonia, ma ha una predilezione per il blu e quindi se non trova piccole bacche bluastre si accontenta di tappi e plastiche che abbondantemente si possono trovare nei boschi buttati da qualche umanoide sporcaccione a cui manca ogni senso della cosa pubblica.
La struttura poi del nido è un’incanto: tunnels, capanne, volte maestose tutte rigorosamente assemblate con infiniti rametti che ricordano alcune opere di land art di Andy Goldsworthy.
Non si ferma davanti a nulla il piccolo giardiniere e allora anche una discarica fa al suo caso e così il suo giardino somiglia un po’ a quei giardinetti dove ritroviamo Biancaneve con i nanetti. Lui ci mette piccoli soldatini persi da qualche bambino oppure le carte delle caramelle e le lattine di qualche bibita dolciastra. Sulla fortuna di questo ultimo giardino un po’ scalcinato ho qualche dubbio ma lui ci prova lo stesso! Come dire … due cuori e una capanna forever!
Ed ecco quest’anno il mio valentino.
Un cuore nero naturalmente, tanto per non smentirmi.
E’ dolce e questo può bastare, no?
TARTE AL CIOCCOLATO
E’ una vecchia ricetta di una Tarte al cioccolato
ingredienti per la pasta frolla
200 gr di farina 00
un uovo a temperatura ambiente
50 gr di zucchero
100 gr di burro ammorbidito
un pizzico di sale
un cucchiaio di acqua
ingredienti per il ripieno
250 ml di panna liquida
un uovo a temperatura ambiente
200 gr di cioccolato fondente al 70% almeno
100 gr di marmellata di fragole
procedimento
mescolare tutti gli ingredienti per la pasta frolla e mettere il panetto a riposo per un’ora in frigorifero (io ho anche aggiunto qualche goccia di vaniglia)
nel frattempo fare la crema di cioccolato sciogliendo a bagnomaria il cioccolato sminuzzato e la panna.
lasciar raffreddare il composto ed aggiungere successivamente e delicatamente, un uovo sbattuto. mescolare con una frusta.
foderare le formine con cartaforno e ricoprirle con la frolla. Aggiungere sul fondo dei fagioli secchi o bucherellare la pasta per non farla gonfiare durante la cottura.
Per il tempo di cottura dovete regolarvi. Non deve cuocere del tutto la pasta perché deve ritornare nel forno una seconda volta. I miei piccoli cuoricini sono rimasti dieci minuti a 150 °C circa ma per una tarte da 20 cm ci vogliono circa 20 minuti e 170°C
togliere dal forno e spalmare la pastafrolla con un bel strato di marmellata di fragole. Aggiungere il composto di cioccolato e infornare di nuovo. Il composto deve rapprendersi per cui ci vogliono altri dieci minuti circa per i cuoricini.
far rigorosamente raffreddare prima di estrarre la tarte dalla formina.
con il cioccolato è difficile sbagliare, no?
cuori ed affettuosità per tutti!!!