e allora, è arrivata a tutti la PRIMAVERA?
no?, si?
Io ero in Belgio per il 20 di marzo (entrata ufficiale della tiepida stagione) e devo dire che ho trovato anche lì una bella accoglienza: sole tiepido e tanti fiori e soprattutto un bel verde, di quelli che difficilmente vediamo sotto la luce del nostro sole, perchè si sa, i colori del nord sono davvero molto diversi dai nostri, un po’ accecati dalla tanta luce.
E allora per festeggiare, un po’ di proverbi bucolici e primaverili?
Marzo ventoso frutteto maestoso
Marzo asciutto e April bagnato, beato l’uomo che ha seminato
Una rondine non fa primavera
Aprile, dolce dormire
Aprile non ti scoprire
Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore
PASQUA, voglia o non voglia non fu mai senza foglia
Comunque, per me la primavera la “vedo” sempre sotto forma di crostata.
Dolce, salata, non fa differenza, la crostata è il dolce da picnic e quindi di primavera.
E a me le crostate piacciono molto, forse perché era il dolce della domenica, o forse perché è il primo dolce che ho imparato a cucinare da bambina.
Ora però l’uomo a cui non piacciono i dolci non ama in particolare le crostate e quindi raramente mi avventuro in quello che per me è il dolce della primavera…. non posso mica mangiarmela tutta io, anche se ne sarei capace!
Lontani i tempi in cui realizzavo delle crostate “lievitate” (eh si, la mamma ci metteva del lievito nella pastafrolla, eresia!) sono invece oggi circondata da amiche che producono marmellate a tutto spiano, per cui apro lo stipone e mi ritrovo marmellate di tutti i gusti homemade che mi occhieggiano dolcemente: “beh, che vogliamo fare? ci lasci qui al buoi e da sole? ma tu non eri quella delle crostate?”
E quindi, complice un libro comprato di slancio, quasi un moto compulsivo verso il suo titolo, “crostate”, mi son messa al lavoro ed ecco la prima di una lunga serie
Questo per dirvi di rassegnarvi, ne avrete e ne vedrete di ogni genere, finchè io stessa probabilmente non mi trasformo in una “palla” di pastafrolla…
La prima crostata non ha ricetta, mi è venuta così, guardando un fondo di marmellata di albicocche e delle meravigliose, morbide, dolci albicocche secche che ogni tanto mia cognata fa approdare a casa in sacchetti golosi.
come chiamarla?
crostata di albicocche? no, troppo semplice
crostata primavera-estate
questo si, rende l’idea e soprattutto il sapore!
buona primavera a tutti, allora!
crostata primavera-estate 20014
ingredienti
per la pastafrolla
- 300 gr di farina 00
- 150 gr di burro ammorbidito
- 150 gr di zucchero semolato
- un uovo intero e un tuorlo
- un pizzico di sale
- mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere
per il ripieno
- 16/20 albicocche secche (dipende dalla dimensione della teglia e da come volete disporle. Io ho utilizzato una teglia quadrata di 25 cm di lato e quindi è scattato l’occhio dell’architetto per cui le ho messe a quadrato 4×4.
- 8 cucchiai di marmellata di albicocche
- una manciata di mandorle a scagliette
- 50 gr di uvetta sultanina fatta rinvenire nell’acqua bollente e poi strizzate bene
procedimento
bisogna prima fare la pastafrolla
- lavorare lo zucchero con il burro (io uso la planetaria perchè le mani appiccicose non mi piacciono, ma se si ha un po’ di pazienza, la stessa cosa la si può fare con una spatola.
- aggiungere poi le uova, il sale sciolto in un nulla di acqua calda e la vaniglia
- aggiungere infine la farina setacciata
- formare un impasto omogeneo e compatto senza però lavorarlo troppo ed avvolgerlo in una pellicola
- far riposare la pastafrolla per circa un’ora in frigorifero
- una volta fatta riposare la pasta, stenderla e foderare la teglia precedentemente imburrata ed infarinata
- per agevolare l’operazione di può stendere la pasta tra due fogli di carta forno in modo tale da non appiccicare la frolla nè al mattarello, nè al tavolo. Inoltre tolto uno strato, si può mettere la pasta con l’altro foglio direttamente nella teglia, evitando quindi l’operazione di ungere la teglia…. nobel all’inventore della cartaforno!
- stendere la marmellata di albicocche, posizionare le albicocche secche e cospargere la crostata con le mandorle e l’uvetta
- nel frattempo il forno deve essere stato già acceso e riscaldato a 180°C
- infornare la crostata per circa 20 minuti
ed ecco il risultato ….. io crostata forever