La ricetta di questi cookies nocciola e cioccolato è un po’ diversa da quella dei tradizionali cookies della sua inventrice, Ruth Wakefield, che devono fare crunch sotto i denti. I miei cookies, sono invece stramorbidi e maledettamente grandi.
I cookies sono i biscotti americani per antonomasia, il primo dolce da street food che accompagna la mattina il caffè lungo sorseggiato negli enormi bicchieri di cartone camminando per andare al lavoro.
La storia che si racconta circa la nascita di questo biscotto è quella di un caso, una sorta di leggenda che vuole che il biscotto sia nato per un errore. Una donna americana si appresta a fare un biscotto al cacao e non avendo più questo ingrediente lo cambia e mette nell’impasto dei pezzetti di cioccolato Nestlé.
Le leggende sono belle e raccontare il caso, l’imprevisto lo è ancora di più perché ci ricorda che la fortuna è cieca e tutti noi possiamo, forse, essere protagonisti di una coincidenza fortunata.
Ma la storia è un’altra, forse una storia molto più da sogno americano.
Ruth Graves Wakefield è l’inventrice di questa piccola bontà e questa è la sua storia.
Ruth è nata nel 1903 a Est Walpole nel Massachusetts ma è cresciuta a Easton e ha frequentato la Framingham State University nella quale nel 1924 si è laureata. Ha poi insegnato economia domestica alla Brockton High School, ha lavorato come dietista ospedaliero e infine come direttore del servizio clienti di un’azienda di servizi pubblici. Insomma non proprio una donna di casa. Nel 1926 Ruth sposa Kenneth Wakefield e quattro anni dopo a Whitman, nella contea di Plymounth, compra un piccolo edificio storico. Apre così con il marito la loro locanda, il Toll House Inn a Bedford Street.
Ruth Wakefield divenne la cuoca del locale, una cuoca talmente brava che nel 1931 pubblicò Ruth Wakefield’s Tried and True Recipes un libro di ricette diventato nel tempo un classico dei ricettari americani con tante ricette realizzate per il suo ristorante.
Ruth proponeva nel suo locale un biscotto, l’Ice Crop Do pecan, un biscotto con le noci pecan ma pensava di servire un biscotto diverso e inventò nel 1936 il Toll House Chocolate Crunch Cookie.
Questo biscotto nasce da un altro biscotto al burro, il Nut Tea Wafers, una variante nella quale Ruth mise dei piccoli pezzi di cioccolato semi dolce Nestlé perché all’epoca non esistevano le gocce di cioccolata. Il biscotto aveva un formato piccolo ed era croccante.
La fortuna di questo dolcetto avvenne al di fuori dell’America, una fortuna dovuta alle richieste dei soldati americani di Boston che nella Seconda Guerra Mondiale chiedevano alle moglie e alle madri di spedire loro questa specialità regionale. I biscotti venivano poi divisi con gli altri commilitoni degli altri Stati dell’Unione e mentre la guerra procedeva, nelle case americane si cucinavano cookies da spedire al fronte.
Nel 1938 Ruth fece poi pubblicare la ricetta dei cookies nella riedizione del suo libro.
In seguito nel 1939 Ruth vendette alla Nestlé i diritti di riprodurre la sua ricetta sui pacchetti della cioccolata, quella cioccolata che serviva appunto come ingrediente per i biscotti. Si dice che abbia ceduto i diritti in cambio della cifra simbolica di un dollaro e della fornitura di cioccolata per tutta la sua vita. Ruth divenne in seguito consulente per il marchio svizzero.
Da quel momento la Nestlé incominciò a produrre della cioccolata facile da tagliare, una tavoletta con tante incisioni tali da poter avere con facilità dei piccoli pezzetti da spezzare.
Nel 1967 Ruth e il marito vendettero il ristorante che andò bruciato nel 1984. Un anno prima, nel 1983 un giudice federale stabilì che la Nestlé non aveva più i diritti esclusivi sul marchio Toll House che imprimeva sulle confezioni di cioccolata (90 miliardi di tavolette vendute all’anno). I cookies con gocce di cioccolato ormai erano prodotti da tempo da tanti altri marchi come Maryland cookies (1956) della Burton’s Biscuits, i Blue chip cookies, i Farmhouse cookies della Pepperidge e i Mrs Fields cookies.
Insieme alle classiche gocce di cioccolato, nella mia ricetta ho aggiunto l’uva sultanina e, per il fatidico crunch, delle nocciole. Questi cookies li ho poi aromatizzati alla vaniglia utilizzando un nuovo prodotto che mi ha incuriosito, la pasta con estratto di vaniglia in bacca PANEANGELI che ha profumato il mio impasto.
ricetta di cookies nocciole e cioccolato
ingredienti (10 grandi cookies)
180 gr di farina 00
120 gr di burro
120 gr di zucchero integrale
50 gr di zucchero a velo
2 uova
un cucchiaino di pasta di estratto di vaniglia
un pizzico abbondante di sale
mezzo cucchiaino di bicarbonato
100 gr di uva sultanina
100 gr di gocce di cioccolato fondente
100 gr di nocciole
procedimento
in una terrina mettete il burro ammorbidito, lo zucchero integrale e quello a velo e con un frullino montate finché il composto non sarà spumoso
io ho utilizzato la planetaria con il gancio K
aggiungere le uova una alla volta e l’estratto di vaniglia
setacciate la farina insieme al bicarbonato
ammorbidite in acqua bollente l’uva sultanina
riducete le nocciole in una granella grossolana (io uso un sacchetto nel quale chiudo le nocciole e poi, con un mattarello, frantumo le nocciole
aggiungete al composto la farina e poi in ultimo le nocciole, le gocce di cioccolato e l’uva sultanina
con una paletta da gelato (quella che fa le palline) prendere un po’ di pasta e deposita tela su una placca foderata da cartaforno
formate così tante palline ben distanziate con l’accortezza di non schiacciarle in quando i biscotti si allargheranno da soli durante la cottura
infornate e cuocete a 180°C per circa 20 minuti (o meno)
sfornate e lasciate raffreddare su una gratella
La ricetta originale, quella di Ruth prevede un riposo di una notte della pasta in frigorifero prima di cuocere i biscotti