Il salame di cioccolato è uno di quei dolci che ti riportano in un nano secondo all’infanzia, ai primi timidi tentativi di pasticciare in cucina senza far molti danni e soprattutto senza usare i fornelli o quasi.
Mi ricordo che da bambina mi cimentavo in una mitica ricetta presa dal famoso Manuale di Nonna Papera che, insieme al Dolceforno, erano i primi mezzi educativi per la futura e perfetta piccola casalinga.
All’epoca però io facevo gli occhi dolci al Manuale delle giovani marmotte di mio fratello e passavo il tempo a costruire rocamboleschi edifici con archi e colonne in legno. Quei mattoncini impilabili in plastica sono arrivati nelle mie mani più in là, quando ormai la mia abilità di palazzinaro era ormai conclamata.
In quel meraviglioso manuale la ricetta era chiamata “Salame vichingo” … non mi chiedete il perché, ma i titoli delle ricette della Walt Disney erano alquanto fantasiose.
Dicevo, il salame di cioccolata.
Da fanciulletta realizzavo questo dolce con il cacao amaro sciolto nel latte; facevo una poltiglia densa che mi serviva da legante ai biscotti secchi, quelli che non mancavano mai con il tè la mattina, per intenderci quelli rettangolari con il bordo a merletto che cercavo di elevare a biscotto della mia esistenza spalmandolo di burro con la marmellata e accoppiando due pezzi a mo’ di panino sognando invece, tutte le mattine, i wafer alla cioccolata, meglio, alla crema di nocciola. Ma quelli erano destinati ad eventi speciali.
E’ un dolce conosciuto un po’ in tutta Italia, con variazioni regionali che, di volta in volta, lo arricchiscono con ingredienti tipici locali. In Piemonte lo troviamo realizzato con il cioccolato gianduja e con le nocciole, mentre all’estremo sud, in Sicilia, lo si può trovare insieme alle cassate e ai cannoli, in versioni più dolci con l’aggiunta di frutta candita a pezzetti.
La versione di oggi è quella per una colazione estiva che non prevede lo stazionamento ai fornelli se non per il breve attimo dello squaglio della cioccolata fondente che ha sostituito il cacao amaro. Per rendere questo dolce un po’ meno “salame”, ossia diminuire il suo peso specifico di biscotti, ho introdotto un po’ di riso soffiato e dell’uvetta che, volendo, può essere ammorbidita nel rum.
Salame di cioccolato con riso soffiato
ingredienti
300 gr di biscotti secchi
150 gr di burro ammorbidito
200 gr di cioccolata fondente al 70%
2 uova intere a temperatura ambiente
100 gr di zucchero (ma consiglio 50 gr!)
100 gr di uva sultanina
50 gr di riso soffiato
procedimento
tagliare la cioccolata a pezzetti e scioglierla a bagnomaria
sminuzzare i biscotti (io uso un canovaccio da cucina, metto dentro i biscotti, li avvolgo e poi con un matterello penso a qualche cosa di irritante e li sbriciolo così in pochissimo tempo)
montare le uova intere con lo zucchero (se volete un po’ meno dolce la cioccolata usate 50 gr di zucchero)
ammollare l’uva nell’acqua bollente o nel rum e strizzarla bene
in una ciotola mescolare tutti gli ingredienti e poi, con le mani umide e su un foglio di cartaforno, modellare il composto a forma di salame
arrotolare e chiudere la carta e mettere il dolce a rapprendersi in frigorifero per 4 ore.
Tagliare a rondelle o a fettine e servire con panna o con una composta di frutta.